Autore ignoto presenta (introvabile – nuovo 1 ed. 2008)
Autore ignoto presenta (introvabile – nuovo 1 ed. 2008)
Antonio Delfini
Narratore e poeta, nato a Modena il 10 giugno 1907, morto ivi il 23 febbraio 1963. Dopo alcuni tentativi di giornalismo di fronda durante il fascismo (con L’ariete nel 1927 e Lo spettatore italiano nel 1928-29), si recò a Parigi nel 1932 entrando in contatto con il surrealismo.
Partecipò in seguito alla redazione di Oggi e di Caratteri; nel 1935 si stabilì a Firenze e nel 1946 passò a Viareggio, iniziando una parentesi politica durante la quale fu nel 1953 candidato al Senato per la lista di Unità popolare. Nello stesso anno fondò Il liberale. Negli ultimi anni ebbe un’intensa attività di collaborazioni giornalistiche vivendo, ormai privo di mezzi, in una condizione di continuo vagabondaggio.
Il prezzo originale era: €65,00.€48,00Il prezzo attuale è: €48,00.
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Autore ignoto presenta (introvabile - nuovo 1 ed. 2008)
Che Delfini sia stato autore irregolare, stravagante, dispersivo l’hanno detto in molti. Che sia stato un grande scrittore prova a spiegarlo ora Gianni Celati con questa antologia di racconti editi e inediti. L’incontro letterario fra Delfini e Celati tocca il cuore della letteratura, la sua necessità, le sue ragioni, che stanno tra l’angoscia e il rifiuto del «pensare bene». Un libro che è la consacrazione di uno scrittore importante, con le sue pagine più belle e più rappresentative, ma anche una sofferta e appassionata dichiarazione di poetica, di politica, di vita.
Nessun autore italiano è stato mai più lontano di Delfini dall’idea di essere padrone della lingua, dunque di poter padroneggiarla come una tecnica.
Nei suoi racconti si intravede una convinzione opposta: che la lingua ne sappia sempre più di noi, e che nei suoi ritmi, nella sua musica, ci sia un elemento materno che ci guida.
È qualcosa che si avverte bene quando i personaggi delfiniani si affidano a un estro canterino, e si lanciano a cantare parole vaghe, frasi in libertà, glossolalie. È una forma di distensione fantasticante, un abbandonarsi alle parole senza creare troppe tensioni.
C’è una morale in tutto questo. Perché quando si presume che le parole debbano seguire le nostre consapevoli intenzioni, viene un peso in testa che schiaccia l’immaginazione, e rende l’opera di scrivere come un martellamento delle parole per farle andare a posto.
È qui che lo svogliato si trova a capire la lingua meglio dell’uomo volitivo, proprio perché la usa come puro suono, alla maniera di una canzonetta. Questa è la strada di Delfini. La purezza di Delfini sta in un alleggerimento del peso del linguaggio – dove non può esserci l’idea di un’espressione perfetta – perché si tratta di sapersi abbandonare alla parole come quando si canticchia a vanvera.
Dall’introduzione di Gianni Celati
Informazioni aggiuntive
Dimensioni | 18 × 2,5 × 20,8 cm |
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Antonio Delfini (Modena, 10 giugno 1907 – Modena, 23 febbraio 1963) è stato uno scrittore, poeta e giornalista italiano.
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