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Mille anni di storia non lineare. Rocce, germi e parole (introvabile1 ed. nuovo 2003)

Mille anni di storia non lineare. Rocce, germi e parole (1 ed. nuovo 2003)

Manuel DeLanda (nato nel 1952) è uno scrittore, artista e filosofo messicano – americano che vive a New York dal 1975. È docente di architettura presso la Princeton University School of Architecture e la University of Pennsylvania School of Design , dove tiene corsi sulla filosofia della storia urbana e sulle dinamiche delle città come attori storici, con un’enfasi sull’importanza dell’auto-organizzazione e della cultura materiale nella comprensione di una città. DeLanda insegna anche teoria dell’architettura come professore associato di architettura e progettazione urbana al Pratt Institute e ricopre il ruolo di Gilles Deleuze Chair e Professore di filosofia presso la European Graduate School Ha conseguito un BFA presso la School of Visual Arts (1979) e un dottorato di ricerca in media e comunicazione presso la European Graduate School (2010).

DeLanda è stato professore ospite presso la Facoltà di Architettura dell’Università della California del Sud , dove ha tenuto un corso intensivo di due settimane nel semestre primaverile del 2012 su auto-organizzazione e urbanità; professore associato aggiunto presso la Facoltà di Architettura, Pianificazione e Conservazione della Columbia University dal 1995 al 2006; e professore aggiunto presso la Facoltà di Architettura Irwin S. Chanin della Cooper Union .

 

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Mille anni di storia non lineare. Rocce, germi e parole (1 ed. nuovo 2003)

Attingendo a quel nuovo e vasto universo culturale che è la disciplina della «complessità», nonché alla tradizione filosofica di Braudel, Deleuze e Guattari, Manuel De Landa propone un'inedita concezione della storia dove ogni residua distinzione fra natura e cultura viene sfumata per aprirsi a una panoramica ampia e comprensiva: la storia si spoglia così del suo antico antropocentrismo per farsi vera storia del mondo, non tanto perché estesa al mondo intero, ma perché capace di abbattere le ultime barriere tra mondo fisico, biologico e culturale.

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Le opere più note di DeLanda includono War in the Age of Intelligent Machines (1991), A Thousand Years of Nonlinear History (1997), Intensive Science and Virtual Philosophy (2002) e A New Philosophy of Society: Assemblage Theory and Social Complexity (2006). Ha pubblicato molti articoli e saggi e ha tenuto numerose conferenze in Europa e negli Stati Uniti. Il suo lavoro si concentra sulle teorie dei filosofi francesi Gilles Deleuze e Félix Guattari da un lato, e sulla scienza moderna , sulla materia auto-organizzante, sulla vita  e  intelligenza artificiale , sull’economia , sull’architettura , sulla teoria del caos , sulla storia della scienza , sulla dinamica non lineare e sugli automi cellulari dall’altro. Il suo libro del 2015 Philosophical Chemistry: Genealogy of a Scientific Field approfondisce il suo intervento nella filosofia della scienza e negli studi scientifici