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Tutti i libretti di Wagner ESAURITO

Richard Wagner

(I ed. cop. rigida introvabile)

Il prezzo originale era: €95,00.Il prezzo attuale è: €48,00.

Esaurito

Tutti i libretti di Wagner (I ed. cop. rigida introvabile)

a cura di O. Cescatti - Garzanti 1992 prima edizione , prefazione di Quirino principe

I libretti delle opere di Richard Wagner rappresentano una parte essenziale e distintiva del suo genio artistico. Wagner, compositore tedesco del XIX secolo, non solo rivoluzionò la musica con le sue opere ma anche ridefinì il ruolo e l'importanza dei libretti all'interno del contesto operistico. Questi libretti, scritti dallo stesso Wagner, non sono semplici accompagnamenti musicali, ma opere letterarie autonome che svolgono un ruolo cruciale nella comprensione e nell'interpretazione delle opere wagneriane.

Un tratto distintivo dei libretti di Wagner è la loro estensione e complessità. Wagner era noto per la sua insistenza sul "Gesamtkunstwerk" o "opera d'arte totale", che integrava musica, testo, scenografia e regia in un'esperienza sinfonica totale. I libretti, quindi, non sono meri veicoli per il canto, ma narrano storie epiche ricche di simbolismo e significato. L'opera "L'Anello del Nibelungo", composta da quattro drammi musicali, rappresenta il culmine di questa visione, con un libretto che abbraccia la mitologia, la politica e la natura umana in un'epica narrazione di oltre quindici ore.

La complessità dei libretti wagneriani è evidente anche nella profondità psicologica dei personaggi. Wagner scrisse i suoi testi con una chiara comprensione delle sfumature della psiche umana, delineando personaggi complessi e sfaccettati. I dialoghi e i monologhi nei libretti offrono uno sguardo profondo nell'animo umano, esplorando temi di amore, potere, redenzione e corruzione. La sua abilità nel creare personaggi tridimensionali attraverso le parole è cruciale per l'impatto emotivo delle sue opere.

Inoltre, i libretti wagneriani sono intrinsecamente legati alla struttura musicale delle opere. Wagner, contrariamente alla pratica operistica convenzionale del suo tempo, non scrisse i libretti successivamente alla composizione della musica, bensì in parallelo. Questa sinergia creativa tra parola e musica permette una fusione più profonda tra i due elementi, contribuendo a creare un'esperienza teatrale unica. Ogni parola, ogni sillaba nei libretti è stata attentamente considerata per armonizzarsi con la musica, contribuendo a creare un tessuto artistico in cui testo e melodia si intrecciano in modo indissolubile.

Un altro aspetto rilevante dei libretti di Wagner è il loro carattere mitico e simbolico. L'opera wagneriana è intrisa di mitologia e simbolismo, e i libretti fungono da chiavi per decifrare questi strati di significato. "Il Vaso del Graal" nella Tetralogia dell'Anello o il "Lohengrin" del Graal sono esempi di come Wagner abbia abilmente intrecciato miti e simboli nei suoi libretti, conferendo loro un significato universale e atemporale.

Infine, i libretti di Wagner hanno alimentato interpretazioni e discussioni infinite nel corso degli anni. La loro ricchezza semantica e la loro apertura all'interpretazione hanno reso le opere di Wagner oggetto di analisi filosofiche, culturali e politiche. I critici e gli studiosi hanno speso innumerevoli pagine per decifrare i molteplici strati di significato nei libretti, aggiungendo una dimensione critica e accademica alla loro importanza.

In conclusione, i libretti di Richard Wagner sono opere letterarie autonome che svolgono un ruolo cruciale nell'esperienza operistica wagneriana. La loro complessità, profondità psicologica, connessione intrinseca con la musica, carattere mitico e apertura all'interpretazione li rendono un elemento indispensabile nell'apprezzare e comprendere appieno il genio di Wagner e la sua rivoluzionaria concezione dell'opera d'arte totale.

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La sua arte rivoluzionaria, su cui sono presenti, dal punto di vista dei libretti, influenze della tradizione della mitologia norrena, germanica e dei poemi cavallereschi, nonché quelle della filosofia di Arthur Schopenhauer, e dal punto di vista musicale influssi dell’intera storia della musica classica, scatenò reazioni contrastanti nel mondo artistico e divise critici e appassionati in “wagneriani” (Richard Strauss, Anton Bruckner e Gustav Mahler) e “antiwagneriani” (tra i secondi, Brahms o Robert e Clara Schumann): fu anche per questo che il compositore conobbe il successo solo negli ultimi anni della sua vita.

Il filosofo Friedrich Nietzsche, durante il periodo di amicizia con il compositore, considerò la musica delle sue opere fino alla tetralogia L’anello del Nibelungo come la rinascita dell’arte tragica in Europa, rappresentando il massimo esempio dello spirito dionisiaco nella storia della musica stessa, ossia il suo aspetto istintuale. In seguito, dopo una rottura umana e intellettuale che proseguirà anche dopo la morte di Wagner, lo stesso Nietzsche ritrattò le proprie idee definendo, al contrario, l’opera wagneriana come espressione di una civiltà decadente. Paradossalmente le argomentazioni del filosofo, nei due periodi contrastanti, sono fra le più citate sia dagli ammiratori che dai critici del compositore tedesco