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Le leggende degli ebrei. (4 volumi- completo- prima edizione- nuovi)

Le leggende degli ebrei.

Louis Ginzberg (1873-1953) è stato un rabbino e uno studioso ebreo statunitense di origine polacca. È noto principalmente per il suo lavoro come studioso del Talmud e per la sua raccolta di storie e leggende ebraiche intitolata “Leggende degli Ebrei” (“Legends of the Jews” in inglese).

La figura di Louis Ginzberg è considerata un pilastro dello studio dell’ebraismo negli Stati Uniti e la sua opera continua a essere una risorsa preziosa per la comprensione della ricca tradizione ebraica di leggende e storie.

 

Il prezzo originale era: €152,00.Il prezzo attuale è: €75,00.

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Le leggende degli ebrei. (4 volumi- completo)

Vol. I

Ricercatore appassionato e acutissimo, ma anche narratore di straordinaria efficacia, nelle Leggende degli ebrei Ginzberg è riuscito a dar conto della vertiginosa stratificazione delle storie, delle parabole, delle divagazioni che la tradizione ebraica ha tramandato in margine al testo biblico in un racconto affascinante che dalla creazione e dal diluvio si dipana fino al ritorno dalla cattività babilonese e alla strabiliante avventura della regina Ester, passando per le vicende dei patriarchi e delle loro molte spose, le aggrovigliate storie dei dodici figli di Giacobbe, la tormentata epopea di Mosè, la lunga erranza del popolo d’Israele nel deserto e il suo ingresso nella Terra Promessa.

Vol. II

Nel suo attraversamento della tradizione ebraica, la grandiosa opera di Louis Ginzberg ha come seconda tappa le vicende dei patriarchi Abramo, Isacco, Giacobbe e delle loro mogli e tribù. Ancora una volta, in margine al testo biblico sempre così scarno ed essenziale, si dipanano innumerevoli leggende, storie, parabole, divagazioni, di cui il mondo ebraico si è nutrito per millenni. E qui si può dire che si entri nel terreno peculiarmente romanzesco della Bibbia: i patriarchi, e le numerose donne che costellano le loro vite, sono in certo modo gli archetipi stessi del personaggio dotato di una psicologia, come dire di quella figura che innerverà la storia del narrare fino a oggi. Non sono certo esseri insediati in una monotona virtù: al contrario, ci appaiono divisi, lacerati, contraddittori, impulsivi – e le loro storie si mescolano continuamente con quelle di re malvagi, fratelli prepotenti, mogli e concubine innamorate, angeli in cammino. Le variazioni su queste vicende sono un materiale ricchissimo, inesauribile. Se nel primo volume delle Leggende il lettore era al centro di un’affascinante e continua oscillazione fra terra e cielo, in questo secondo si troverà in un’atmosfera decisamente più mondana: qui lo scontro è tutto fra uomini e donne, e copre l’intera gamma dell’umano, dall’abietto al sublime.

Vol. III

Lo straordinario racconto di Ginzberg, che attraverso una minuziosa e appassionata ricerca sulle fonti dilata lo scarno testo biblico ad affascinante, romanzesca epopea di un popolo millenario, accesa dei colori del mito, prosegue in questo terzo volume con le aggrovigliate storie dei dodici figli di Giacobbe, e con la vicenda umana e sovrumana, tormentata e sublime, di Giobbe. Per la tradizione ebraica, questi personaggi – i capostipiti –, che con i loro travagli e le loro interminabili peregrinazioni prefigurano il percorso e il destino delle tribù d’Israele, rappresentano dei veri e propri eroi, prodi in guerra e forti nell’animo, protagonisti di favolose imprese che ne esaltano il carattere e la virtù. Così è di Giuseppe, il prediletto fra tutti i figli di Giacobbe, strappato al padre e condotto schiavo in Egitto, dove a poco a poco saprà raggiungere le vette del potere e della ricchezza, sino ad ascendere i settanta inviolabili gradini del trono del Faraone. Così è di Giobbe, il cui tragico, sofferto dialogo con Dio introduce a quei grandi temi della fede e dell’inconoscibilità del trascendente sui quali, proprio a partire da questo «libro» inarrivabile, ancora oggi si interroga e si esercita il pensiero in ogni sua forma.

Vol. IV

Fra gli eroi dell’Antico Testamento, Mosè è forse quello che più di tutti ha rappresentato, agli occhi degli uomini di ogni tempo, l’avvolgente complessità e l’inesauribile ricchezza del testo biblico. Protagonista del ciclo narrativo più ampio, personaggio multiforme e contraddittorio, diviso fra due terre e due appartenenze, in bilico fra elezione e condanna, Mosè è lo straniero e il liberatore, il taumaturgo e l’inadempiente. Ma soprattutto ha il ruolo supremo di colui che incarna la Legge – e con ciò l’idea stessa di monoteismo. Tanto più prezioso si rivela dunque il monumentale lavoro di rielaborazione che Ginzberg dedica alla rigogliosa stratificazione delle leggende ebraiche. E non a caso questa quarta tappa del viaggio in margine alla Bibbia, che costituisce il cuore e il centro geometrico della sua opera grandiosa, è interamente consacrata alle vicende di Mosè: la nascita miracolosa e l’educazione presso la corte egiziana; la rivelazione di Yahweh e la migrazione, a capo del popolo d’Israele, verso il deserto di là dal Mar Rosso; la voce che tuona dal cielo sul monte Sinai e il tratto di stilo che incide sulla pietra i comandamenti. Così come alla lunga erranza nel deserto sarà dedicato il quinto volume.
Se fin qui la storia sacra era costruita da eroi solitari in cammino per terre quasi disabitate, nasce con l’Esodo la coscienza di un popolo. Per la prima volta l’uomo delle tribù d’Israele parla usando il «noi»: è la collettività che si riconosce in una storia, in una legge, in un futuro vagheggiato, e nella mano che la guida dalla schiavitù alla libertà, dall’Egitto verso la Terra Promessa.

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Elementi di mitologia ebraica hanno avuto un’influenza profonda sulla mitologia cristiana e islamica, come anche sulla cultura universale in genere. La mitologia cristiana ha ereditato direttamente molte delle storie originatesi dal popolo ebraico, condividendo le narrazioni dell’Antico Testamento, o Bibbia ebraica. Anche la mitologia islamica condivide molte delle stesse storie: per esempio, il resoconto della creazione suddiviso in sei periodi, la leggenda di Abramo, le storie di Mosè e degli Israeliti, e molte altre.[1]

Il dio supremo della mitologia ebraica è Yahweh, il signore degli ebrei e Creatore degli esseri sovrannaturali che popolano il ricco universo dell’immaginario ebraico antico.