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I precursori di Marco Polo (1960)

I precursori di Marco Polo

Albert t’Serstevens , nato a Uccle ( Bruxelles ) ile morì a Neuilly-sur-Seine ( Hauts-de-Seine ) il è uno scrittore francese di origine belga .

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I precursori di Marco Polo (1960)

Nel leggere le opere dei geografi occidentali del Medio Evo, nello studiare i mappamondi e le carte che ci hanno lasciato, si osserva che la maggior parte dell'India, la totalità della Cina e dell'Asia del Nord erano ad essi del tutto sconosciute, formavano una specie d'immensa regione inesplorata, deserta per gli uni, popolata per gli altri da leoni enormi (Hinc abundant leones) o da cannibali (Antropophagi) all'ultimo stadio della civiltà. Nessuno dei sessantaquattro mappamondi, dal VII secolo alla fine del XIII, da me consultati, dà la minima idea di ciò che potevano essere le vaste regioni che si stendono, verso oriente, al di là del Gange, dell'Himalaya, del Pamir e degli Urali. Al loro posto, quando per caso il tracciato arriva sin lì, figura molto spesso l'indicazione Terra incognita, o Terra deserta, Terra arenosa, o anche Barbari, formula comoda, sin dall'Antichità, per indicare i popoli sconosciuti. Il paese leggendario di Gag e Magog si sposta invece da un capo all'altro del continente asiatico; e nel suo estremo oriente appare molte volte, in una specie di penisola o persino di isola rotonda, circondata da raggi e da stelle, il Paradiso terrestre, noster olim - il nostro di un tempo - indica malinconicamente la carta di Lambertus (XII secolo). In realtà, neppure uno di quei sessantaquattro disegnatori del globo terrestre, nel corso di sette intieri secoli, poteva immaginare ciò che contenevano i tre quarti dell'Asia, ancor meno che uno di quei tre quarti fosse occupato dalla più alta civiltà del tempo, quella delle dinastie cinesi dei Tang e dei Song. Una densa nebbia copriva, essi credevano, quel mondo geografico ed etnico dove tuttavia era penetrata da secoli la duplice lezione spirituale del buddismo indiano e del genio greco.

 

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