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Parole 1948 (nuovo)

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Antonia Pozzi Parole

Parte dal crepuscolarismo di Sergio Corazzini«Appoggiami la testa sulla spalla / che ti carezzi con un gesto lento […] Lascia ch’io sola pianga, se qualcuno / suona, in un canto, qualche nenia triste» per poi interiorizzarlo: «vivo della poesia come le vene vivono del sangue», scrive. E infatti cerca di esprimere con le parole l’autenticità dell’esistenza, non trovando verità nella propria. Quanto riservata e rigorosa fu la sua breve vita, altrettanto le sue parole, secondo la lezione ermetica, «sono asciutte e dure come i sassi» o «vestite di veli bianchi strappati», ridotte al «minimo di peso», come le descrisse Montale, parole che trasferiscono peso e sostanza alle immagini, per liberare l’animo oppresso ed effondere il sentimento nelle cose trasfigurate.

Dall’espressionismo tedesco trae atmosfere desolate e inquietanti:

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La poesia di Antonia Pozzi è una poesia di grande intensità e profondità. È una poesia che esplora temi universali come l’amore, la morte, la natura e la fede.

La Pozzi è una poetessa lirica, e la sua poesia è caratterizzata da un linguaggio poetico ricco e immaginifico. I suoi versi sono spesso intrisi di una profonda sensibilità e di una forte emotività.

Temi della poesia di Antonia Pozzi

I temi principali della poesia di Antonia Pozzi sono:

  • L’amore: L’amore è un tema ricorrente nella poesia della Pozzi. La poetessa esplora l’amore in tutte le sue forme, dall’amore romantico all’amore per la natura e per la vita.
  • La morte: La morte è un altro tema centrale nella poesia della Pozzi. La poetessa affronta la morte con un misto di paura e di accettazione.
  • La natura: La natura è una presenza costante nella poesia della Pozzi. La poetessa trova nella natura conforto e ispirazione.
  • La fede: La Pozzi era una donna di fede, e la sua poesia è spesso intrisa di un senso religioso.