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L’amante dell’Orsa Maggiore

Sergiusz Piasecki

Combatté contro i bolscevichi e successivamente contro i Nazisti durante l’occupazione della Polonia. Visse come contrabbandiere e nel 1929, arrestato, ne fu chiesta la condanna a morte ma, grazie alla sua collaborazione con i servizi segreti, riuscì ad ottenere la riduzione della condanna a 15 anni di carcere. Nel 1934, durante la prigionia, inizia a scrivere il suo romanzo più famoso L’amante dell’Orsa Maggiore, grazie al quale stava per essere graziato quando, nel 1939, scoppia la guerra contro la Polonia. Fu uno degli animatori della rivolta di Varsavia. Fra gli altri suoi romanzi si ricorda: Nessuno ci salva, La spia, Peggio che al fronte e La Torre di Babele.

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L'amante dell'Orsa Maggiore

Vladek, il protagonista e narratore, inizia la sua "carriera" come contrabbandiere poco dopo il 1920, nella zona di frontiera tra Raków, Polonia sudorientale, e Minsk, allora in Unione Sovietica, oggi in Bielorussia. Inizia a conoscere i pericoli del mestiere: orientarsi nella notte, evitare le guardie confinarie, in particolare i soldati sovietici, resistere alla fatica del lungo cammino, prevenire le possibili trappole dei soldati nelle "tampe", le fattorie in cui viene portata la merce contrabbandata, proteggersi dagli informatori e dai gruppi di contrabbandieri rivali, scegliere la merce più conveniente per le "missioni", gestire una "raspa" cioè fingere uno scontro con i soldati per tenersi di nascosto un carico di merce contrabbandata.

A Vladek piace questa vita avventurosa, fare bisboccia all'osteria con i compagni, godersi la natura e il cielo stellato (per l'Orsa Maggiore ha una predilezione: è la costellazione che guida il contrabbandiere ad un ritorno sicuro verso casa). Un giorno salva dall'arresto Sascka Veblin, il più famoso contrabbandiere del confine e conosce la sua affascinante e misteriosa sorella, Fela. La ragazza è oggetto delle attenzioni di Alfredo Alinciuk, un altro contrabbandiere, attaccabrighe e malevolo, che una notte cerca di uccidere Vladek a tradimento. Il primo amore di Vladek è però Bombina, la donna russa della fattoria che riceve la merce dei contrabbandieri, che gli propone anche di andare a vivere con lei.

Durante una spedizione invernale, Vladek viene catturato, proprio a casa di Bombina; viene arrestato insieme alla donna e imprigionato per alcuni mesi a Minsk. Durante il viaggio in treno verso il confino, Vladek riesce però a scappare e a tornare in Polonia. Dopo poco riprende la sua vita di sempre, aggregandosi a diversi gruppi di contrabbandieri. Una notte, durante una lite, ferisce Alfredo ad una gamba e viene da questo denunciato; inizia così a nascondersi ma continua a contrabbandare insieme a Sascka. Una notte però questo viene ucciso dai soldati (o forse è stato un colpo errato di Vladek) e il giorno dopo anche l'amico Resina si uccide. Vladek viene arrestato per il ferimento di Alfredo ma ancora una volta sfugge alla giustizia saltando giù dalla slitta che lo porta in prigione. Un amico gli trova protezione presso la cascina di una famiglia di contrabbandieri, alternando il lavoro agricolo a qualche spedizione notturna. Durante una di queste Vladek riesce a salvare il resto del gruppo (tre fratelli) ma il padre della famiglia decide di cessare con il contrabbando accortosi della pericolosità delle missioni. Ma Vladek ha nostalgia della sua vecchia vita e decide di cambiare nascondiglio. Incontra Corvino, un altro contrabbandiere con cui inizia anche a fare delle missioni particolari: scortare i russi che vogliono scappare di nascosto dall'Unione Sovietica.

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